Tales of Elder Scrolls Online: Parte I

NOTA: Per non annoiare chi non fosse interessato, faccio notare questo post sarà più un racconto di come ho cominciato ESO, chi fosse interessato solo al gioco in sé potrà passare direttamente alla parte II dove comincerò direttamente dal post-installazione.

Da un po’ di tempo volevo scrivere i miei “ragionamenti” sui videogiochi, quale modo migliore che cominciare con le cronache delle mie avventure su un MMO, in specifico di The Elder Scrolls Online, per brevità ESO da qui in avanti.

Perché proprio ora? Raccontiamo un po’ la mia vita videoludica: sono anni che gioco a World of Warcraft, ho cominciato nel gennaio 2010, non sono un “veterano” di vanilla, ma all’epoca ancora la struttura era gioco base + espansioni, per cui molte cose di vanilla ancora c’erano, reagenti per gli incantesimi, quest di classe, skill delle armi, rank delle spell, ecc. ovvero l’RPG, il Role-Playing Game; poi hanno deciso che ciò non era figo, e l’hanno tolto, e infatti da quando la componente del gioco di ruolo vero e proprio è sparita e tutto si è appiattito, è cominciato il fuggi fuggi generale di giocatori, illazioni senza nessun fondamento, ma sicuramente singolare coincidenza.

Tutto questo per dire? Che bisogna aspettare mesi ancora per la nuova espansione Legion (30 agosto per precisione) e quindi pagare per la solita minestra riscaldata per oltre un anno proprio non mi andava, che per chiarire significa più di 60 raid lock con gli stessi boss a nastro; dovevo quindi rivolgermi altrove, e mi ricordai di ESO.

Nel 2014 partecipai alla beta pubblica, ma devo dire che non mi impressionò all’epoca, anche a causa dell’effetto WoW, che per chiarire ne ho preso coscienza ultimamente, probabilmente WoW ha “devastato” il genere dei MMO più del dovuto, intendiamoci è un ottimo prodotto visto anche i numeri che anche oggi riesce a tirare fuori in termini di utenza attiva, però essere diventato IL MMO lo ha reso metro di paragone per gli altri, ma in un certo senso è sbagliato, Blizzard non ha inventato i MMO e tanto meno dovrebbe essere presa come metro di paragone.

Probabilmente è anche colpa degli utenti che non sanno quello che vogliono, e per dire anche io mi sono fatto fregare, quando ho provato ESO giocavo attivamente a WoW ed ero ancora nella prima gilda in cui ero presente da svariati anni, non ero obiettivo riguardo altri tipi di gameplay possibili che non fossero WoW-like, inconsiamente reputavo assurdo che esistesse un altro MMO che non fosse una fotocopia di WoW.

Difatti ESO e WoW sono molto diversi già dal primo impatto, il primo predilige l’immersione del giocatore in Tamriel (il continente dove si svolgono i fatti raccontati dalla serie The Elder Scrolls), quindi niente nomi perennemente attivi sopra i personaggi o gli npc, UI minimale, molto simile alla serie regolare di The Elder Scrolls, ovvero focalizzazione sul gioco di ruolo, o meglio il sentirsi parte del mondo di gioco; mentre il secondo predilige il metagioco, cioé il sentirsi il burattinaio del proprio personaggio più che impersonarlo fino in fondo, ma queste sono impressioni personali ovviamente.

Per me l’uno è l’opposto dell’altro, e all’inizio ho risposto ad ESO con un rifiuto della sua metodologia di gioco applicata ad un MMO; ultimamente però ho cambiato idea.

Nel corso del 2014 ho acquistato TES V: Skyrim, che però non ho giocato seriamente fino a poco tempo fa, il problema che ho sempre avuto con la serie di TES, fin dai tempi di TES III: Morrowind, era quello di non concludere mai nulla; giravo in tondo facendo cose qualsiasi in ordine qualunque e non ci capivo molto della trama, e fra l’altro parlando di Morrowind, l’inglese non era uno scoglio da poco all’epoca, anzi mi meraviglio ancora che ci avessi capito qualcosa.

Con Skyrim, feci lo stesso (e con TES IV: Oblivion prima ancora) giocai un po’ di questline nel 2014 facendo 2-3 personaggi con God Mode attivo e ciao, poi l’ho ripreso qualche mese fa, moddato pesantemente (poi magari ci farò un articolo pure su questo chissà) e “concluso”, leggasi come ho completato quest line principale, Dawnguard, Dragonborn, Civil War, e le varie gilde disponibili.

Riprendendolo in mano per un mesetto abbondante, mi ha reso più morbido riguardo a certe meccaniche, infatti ESO è molto simile alla serie TES, non ha per esempio il target lock, ovvero non si può selezionare un nemico e fare piroette all’infinito e qualsiasi cosa che si lancia gli arriverà comunque addosso, come con Skyrim bisogna mirare attivamente al bersaglio che si vuole colpire attraverso il reticolo; oppure altri elementi di RPG che lo caratterizza sono ad esempio il fatto che il personaggio non sa usare le armi per scienza infusa, ma deve livellarsele, lo stesso deve imparare ad usare le armature ecc.

Alla fine posso definirmi un fan della saga di TES, anche se ho cominciato solamente dal terzo capitolo con Morrowind, anche per motivi anagrafici, Morrowind infatti uscì nel 2002, quando avevo 14 anni, quello prima, TES II: Daggerfall, nel 1996 quando ne avevo 9, età in cui non avrei sicuramente apprezzato praticamente nulla vista l’assenza dell’italiano; comunque sia l’interesse per il Lore c’è sempre stato, mi ha sempre affascinato la storia, quindi l’ostacolo maggiore era quello delle meccaniche di gioco, superato in buona parte, rendendomi più permeabile ai cambiamenti rigiocando Skyrim, ma anche un’altro e non da meno, ovvero il costo.

Sì lo so che non sono si parla di grosse cifre, ma spendere 60€ mi scocciava, e nel 2014 non avrei di certo accettato di pagare 13€ mensili di abbonamento, più perché già dovevo pagarne altrettanti di WoW, e non si riesce a gestire bene due MMO contemporaneamente, per cui mi pareva di buttare soldi in un certo senso.

Con l’update di Tamriel Unlimited del 2015 il modello di business è passato da Pay to Play a Buy to Play, quindi anche l’ultimo scoglio stava venendo meno, ma per la licenza di gioco? Quella apparentemente rimaneva un costo rilevante, alla fine ho risolto anche quello, ho cercato un po’ online e alcuni consigliavano di prendere la confezione originale del 2014, che spesso si trovava a prezzi molto più bassi e così è stato.

Ho trovato su amazon infatti l’edizione pre-order, vi lascio il link all’edizione che ho acquistato se vi dovesse interessare (i prezzi cambiano parecchio, io l’ho pagata 18€ mentre ora si trova a meno di 11€…) PRE-ORDER! The Elder Scrolls Online PC DVD Game UK: Amazon.it: Videogiochi; fra l’altro vorrei far notare che se si continuano a trovare edizioni preordine due anni dopo l’uscita….mi spiace veramente tanto per loro, ma hanno veramente fatto i conti a cavolo, non ho idea di quanto pensassero di vendere, ma certamente hanno sovrastimato troppo le vendite possibili nel primo anno, motivo per cui probabilmente il passaggio a Buy to Play è stato così veloce, un anno solo dopo l’uscita.

Credo che molti negozi se ne vogliano sbarazzare, probabilmente il fatto che nel 2015 hanno fatto un rebranding con annessa scatola nuova ha spaventato molti possibili acquirenti che preferiscono acquistare la versione Tamriel Unlimited impauriti, a torto, che la versione Vanilla contenga key non più valide.

Fra l’altro segnalo che comprare, almeno su amazon, la versione Tamriel Unlimited è un rischio visti i recenti, e discretamente numerosi utenti oserei dire, a cui è stata consegnata la scatola aperta e senza key di attivazione, come riportato nei commenti Amazon.it:Recensioni clienti: The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited, probabilmente non acquistate direttamente da amazon, ma da un venditore terzo truffaldino, ma non saprei dire visto che non viene specificato nelle recensioni di che venditore si trattasse.

Per la cronaca comunque, comprare l’edizione Pre-order include un bonus, l’Explorer’s Pack, per maggiori info su quest’ultimo vi suggerisco la lettura di Online:Explorer’s Pack – UESPWiki, quindi alla fine mi è costato meno, e mi ha pure dato dei bonus!

Come di consueto faccio, per i giochi online, ho scartato l’ipotesi di installazione da DVD preferendo l’installer online, avrei dovuto comunque scaricare svariati GB di dati, quindi tanto valeva scaricare l’ultima versione direttamente, senza passare attraverso una versione obsoleta contenuta nei DVD.

E qui si conclude il perché ho deciso di provare seriamente ESO, nella seconda parte comincerò a scrivere un po’ di impressioni sul gioco.

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